Gli Stakeholders del progetto
Per assicurare concretezza al progetto, sono stati coinvolti due stakeholder che operano attivamente su larga scala e da anni nel settore della sicurezza sul lavoro: CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Nazionale e CIA Toscana.
CIA Nazionale, grazie alla capillare coperatura nazionale, permette di attingere ad un ampio bacino di materiale utile per creare la base di conoscenza di ARTILS.
CIA Toscana fornisce validi esperti di dominio che, sia con la propria esperienza e professionalità, sia con il materiale formativo specifico sui settori di maggiore interesse, agevolano l’ideazione di casi d’uso pragmatici, così da fissare degli obiettivi di interesse per il mercato.
L’apporto di ambedue ha reso possibile la raccolta di requisiti sin dalla prima fase del progetto, in modo da indirizzarlo correttamente verso la meta.
CIA – Confederazione Italiana Agricoltori
Nata nel 1977 come Cic – Confederazione Italiana Coltivatori, derivata dall’Alleanza Nazionale dei Contadini del 1955, nel 1992 è diventata Cia – Confederazione Italiana Agricoltori.
Tra gli interessi della Confederazione: la tutela e lo sviluppo della figura dell’imprenditore agricolo e della sua impresa, la salvaguardia del reddito degli agricoltori, i diritti del lavoro agricolo esercitato come impresa, l’affermazione del settore primario nel sistema economico italiano, la competitività delle imprese sui mercati, l’affermazione nella società della cultura della terra intesa come bene di tutti, limitato e non riproducibile. La Cia-Agricoltori Italiani punta su agricoltura sostenibile con attenzione a qualità, sicurezza, educazione alimentare, tutela e valorizzazione dell’ambiente, agriturismo, foreste, agricoltura biologica, energie alternative; tra i suoi ambiti, anche editoria ed informazione legislativa agraria.
CIA Toscana
La Cia Toscana si articola su tre livelli: regionale, provinciale e comunale.
In ogni articolazione opera una struttura amministrativamente autonoma.
– Il livello regionale. Vi si svolgono funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo verso le strutture provinciali al fine di assicurare l’unitarietà di orientamento e la conformità alle linee politico-programmatiche congressuali, nonché il rispetto delle regole democratiche, dello statuto, dei regolamenti interni e delle deliberazioni adottate dagli organi confederali.
– Il livello provinciale. Vi si realizza la direzione di tutto l’ambito territoriale provinciale. Le strutture provinciali sono dotate di piena autonomia funzionale, economica, patrimoniale e finanziaria e ciascuna di esse risponde direttamente del proprio operato economico, finanziario e delle obbligazioni verso terzi.
– Il livello comunale. Vi si esplica la partecipazione di base degli iscritti.